Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11:

Dislivellometro stagione Ski-alp 2014-15: 11.250 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2013-14: 28.750 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2012-13: 16.400 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2011-12: 5.600 m.

Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11: 20.890 m.


domenica 8 agosto 2010

Punta Milano (2610 m.) - Via Ho Chi Min

Ascensione effettuata il 31 luglio 2010 da Toso e Clara.
Dati tecnici salita (dai Bagni del Masino):
Dislivello complessivo in salita: 1438 m.
Dislivello complessivo in discesa: 1438 m.
Dislivello di avvicinamento: circa 1200 m.
Dislivello di arrampicata: 200 m - 5 tiri




Relazione:

Avvicinamento:
Dal Rifugio Omio ci si dirige verso il Passo del Barbacan. Si imbocca il sentiero che si dirama sulla sinistra e che porta al Passo dell'Oro. A circa 50 m dal passo si abbandona il sentiero e si seguono alcune tracce che portano alla base della parete sud di Punta Milano. Facendo attenzione, appena si lascia il sentiero, si riesce a scorgere uno spit posizionato a circa 10 metri di altezza vicno ad una fessura. E' il primo tiro della via Ho Chi Min.
Attacco:
L'attacco della via è  tra la placca liscia di destra ed un'evidente macchia nera posta a pochi meri dal suolo sulla sinistra.
Primo tiro: Si rsale la facile rampa iniziale e ci si porta alla base di una placca. Sulla sinstra si trova una fessura erbosa. Si risale la placca assicurandosi allo spit e si prosegue verso l'altro spit. Sino qui è tutto facile. Da questo secondo spit, la via prosegue sulla sinistra. Poco più in alto, sulla sinistra, scavalcando la fessura, si trova un'atro spit. Il passaggio è piuttosto delicato. Alcune relazioni gradano questo primo tiro 4c, altre V° (che si equivalgono) a mio parere il grado è più alto almeno  V°+, soprattutto se confrontato con la terza lunghezza che è gradata allo stesso identico modo. Il passaggio tra i due spit è di aderenza, può aiutare un po' lo spigolo della fessura che si riesce a prendere più o meno bene. Inoltre c'è la presenza di un vecchio chiodo con cordino annesso proprio dietro lo spigolo, io l'ho visto quando oramai ero già arrivato allo spit. Comunque non mi sembra che questo chiodo risolva chissà quali problemi. Passaggio delicato anche per il secondo che rischia il pendolo. Da qui la via risale il canalino erboso (fare attenzione) e si arriva in sosta su chiodi, comoda.
Secondo tiro: E' il tiro più brutto della via. Si sviluppa interamente sulla cengia erbosa che risale verso destra. Alcune relazioni dicono che ci si può assicurare, io non ho visto chiodi. Il tiro è facilissimo, ma c'è ovviamente l'insidia rappresentata dall'erba. Si sosta alla base della parete rocciosa su chiodi evidenti.
Terzo tiro: Si risale la parete tra la placca sulla sinistra e la fessura sulla destra. Si trova un chiodo dopo una decina di metri. La via prosegue a sinistra, seguendo il logico itinerario di fessure e lame. Non ci sono chiodi fino alla sosta, ma si può proteggere. C'è qualche passo in aderenza, ma il grado non è mai eccessivo. Direi che il 4c delle varie relazioni è rispettato. (Attenzione, pochi metri dopo la sosta, si trovano e si vedono tutta una serie di chiodi che risalgono sulla destra. Non farsi ingannare, la via della Ho Chi Min va decisamente a sinistra. Non ho trovato relazioni inerenti ad una variante che passi sulla rampa di destra seguendo la linea dei chiodi.) Si sosta su 3chiodi.
Quarto tiro: La linea di salita è evidente anche perchè a pochi metri c'è uno spit. Il grado non è particolarmente impegnativo, 3c ma un po' di forza. Si arriva in sosta su due chiodi paralleli (....) messi proprio all'inizio di un camino. Consigliato assolutamente sostare qui. Da qui la via non è così evidente. Ho provato a seguire la linea verticale, entrando nel camino, ma l'uscita dallo stesso, a parte che è interamente da proteggere, non è sicuramente 3c. Dopo un tentativo ho deciso di lasciar perdere. Se invece dalla sosta si prosegue sulla destra per l'evidente e facile cengia, si arriva a trovare due spit. (Io ho sostato sul primo di questi e su un friend, in quanto non credevo che avessero attrezzato una sosta su chiodi paralleli.)
Quinto tiro: Spostandosi a destra seguendo la facile cengia, si trovano due spit (a pcohi metri l'uno dall'altro) che risalgono uno sbalzo roccioso apparentemente ben appigliato. Se si risale frontalmete il grado non è sicuramente III°, se invece si passa sulla destra per una facile rampa la cosa è decisamente più attinente alle varie relazioni. Superato il secondo spit la via prosegue per un itinerario logico e facile fino ad una panoramica finestra che offre uno scorcio sulla Val Codera. Probabilmente qui c'è la possibilità di far sosta, ho visto dei cordini nei pressi della finestra.... Io ho proseguito affrontando la placca sulla sinistra della finestra, ove troneggia uno spit. Raggiungere lo spit non è difficile, ma da qui in poi le cose cambiano. Si deve affrontare una fessura non difficile, ma da proteggere. L'uscita dalla fessura non è assolutamente banale. C'è uno scomodissimo spuntone roccioso che si può arpionare solo con una mano, per il resto (altra mano e piedi)  non c'è nulla. Sinceramente rimango molto perplesso leggendo che questo tiro sia gradato 3a.... O io ho sbagliato uscita, o non ho visto qualche appoggio\appiglio, oppure direi che questo salto terminale dell'ultimo tiro è di V°. Superata questa difficoltà si è in vetta. Molto panoramica. Sosta su catena.

Discesa: Dalla sosta alla fine della Ho Chi Min, ci si sposta di pochi metri in direzione ovest e si trova la catena di sosta della via normale. Da qui ci si cala seguendo lo spigolo occidentale della Punta Milano, sul quale risale la via normale. Con tre calate (da 50 m) si arriva alla base della parete. Tutte le calate avvengono su catena.

Considerazioni finali: La via, esteticamente non è un granchè. Forse è più bella la via normale, che sviluppandosi sullo spigolo offre decisamente un panorama migliore affacciandosi sulla Val Codera. Tecnicamente la via non è banale. Soprattutto fare attenzione alle relazioni che la gradano bassa. Secondo me ci sono due passaggi piuttosto delicati (forse di V°+) sia al primo tiro, sia all'ultimo.  

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