Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11:

Dislivellometro stagione Ski-alp 2014-15: 11.250 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2013-14: 28.750 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2012-13: 16.400 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2011-12: 5.600 m.

Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11: 20.890 m.


lunedì 1 ottobre 2012

Via Gasparotto allo Zucco di Pesciola

Piani di Bobbio - Prealpi Lombarde - Lecco - Lombardia 



Relazione attinente alla scalata del 17 giugno 2012 - Toso e B.C. (in alternata con partenza della B.C.)


Se non facciamo la Gasparotto al Pesciola, 
Buona domenica a tutti!!
[G.M.]


L'ambiente dolomitico dei piani di Bobbio


Itinerario Automobilistico: Da Barzio (vedi ubicazione alla fine di questo post) si raggiunge in pochi minuti il piazzale della funivia che conduce ai piani di Bobbio. Il costo del biglietto di andata e ritorno della funivia (alla data di questa relazione) è di 10 Euro. Il costo giornaliero del parcheggio è di 2,5 euro. Scesi dalla funivia si seguono le numerose indicazioni per il Rifugio Lecco (1777 m.s.l.m.). 15 minuti dall'uscita della funivia.



Avvicinamento: Dal Rifugio Lecco (1777 m.s.l.m.) seguire il sentiero che conduce in direzione Zuccone Campelli (2159 m.s.l.m.). Avremo l'impianto di risalita e la pista da discesa alla nostra sinistra. Dopo circa 10 minuti si abbandona il sentiero principale per seguire una traccia che si dirama sulla destra (bollini rossi) in direzione dello Zucco di Pesciola (2094 m.s.l.m.).  In 10 minuti, seguendo le tracce, si arriva alla base. 25 minuti dal Rifugio Lecco.

Sullo sfondo il gruppo del Pesciola e del Campelli
Si noti a sx il comodo sentiero che dovrà essere percorso
fino a quando s'incontra una traccia sulla dx


Dislivello di avvicinamento: 250 m. circa dall'arrivo della funivia ai Piani di Bobbio;
Lunghezze: 7;
Dislivello in arrampicata: 200 m. circa;
Quota di partenza (avvicinamento): 1650 m.s.l.m. ai Piani di Bobbio;
Quota di partenza (arrampicata): 1900m.s.l.m.;
Quota di arrivo: 2094 m.s.l.m. - vetta Zucco di Pesciola;
Difficoltà: 4c (IV°+ se roccia bagnata);
Soste: Tutte attrezzate con fix e catena;
Esposizione: Nord;
Vie di fuga: Probabilmente in doppia dalla via;
Tipo di roccia: Calcare;
Materiale: Dovrebbe bastare la dotazione alpinistica per via sportiva di tipo plasir. Si consideri, però, che capita spesso di trovare, specialmente in alcuni tiri, la roccia bagnata e quindi potrebbe far piacere avere qualche protezione intermedia. Portare qualche friend e nut non guasta;
Tempo di arrampicata: 2 ore e mezza. Noi abbiamo iniziato alle 10 e siamo arrivati in cima alle 12.30;
Discesa: Per comodo sentiero che conduce, in direzione nord-ovest, alla Bocchetta di Pesciola e da qui si percorre il canalone (in direzione sud) che in 20 minuti riporta alla base della via.

L'evidente sentiero che in pochi minuti conduce
alla Bocchetta di Pesciola





Attacco: Scritta blu alla base "Via Comune";

L'attacco si trova sul diedro fessurato alla sinistra
del grosso masso in primo piano


Prima Lunghezza (4a, 25 m.): Si risale il diedro portandosi verso lo spigolo. Protezioni con fix ben visibili e non distanti. Noi non abbiamo integrato. Passi in arrampicata non particolarmente complessi.

La B.C. ingaggia il primo tiro
La B.C. in uscita dal diedro


Seconda Lunghezza (4a, 30 m.): Si prosegue sullo spigolo con arrampicata ben appigliata e ben protetta. Si arriva dopo un ventina di metri ad un comodo terrazzo ghiaioso ove, sulla destra, troneggia un anello di calata. Alla sinistra del chiodo una fessura di 4 metri rappresenta l'ultima difficoltà della lunghezza. C'è un fix sul muretto di destra della fessura. Nonostante sia invitante tenersi sulla destra, a nostro avviso conviene tenersi sulla sinistra. magari proteggendo con un friend e risalire lo sbalzo roccioso al cui termine c'è la sosta. Il passaggio è un po' più faticoso di quelli fatti precedentemente, ma è di soddisfazione.

La B.C. a metà del secondo tiro


Terza Lunghezza (4a, 45 m.): Si sale la paretina di fronte alla sosta. Poi il grado si abbassa e si arriva ad una grossa spaccatura della roccia che si può superare con una spaccata o calandosi e poi risalendo. Superata questo crepaccio roccioso si cammina per ghiaie ed erbe fino alla base del successivo muro roccioso. Si sosta proprio ove una scritta blu indica la Via Gasparotto, all'inizio di un camino che si trova alla destra dello spigolo. Vedi foto.

Lo spostamento tra il terzo ed il quarto tiro. L'attacco
del quarto tiro è proprio nei pressi dell'evidente spigolo
giallo al centro della foto


Quarta Lunghezza (4a, 30 m.): Si risale il camino che va mano a mano stringendosi. Verso la fine del tiro si incontra, proprio dentro la fessura che si fa più stretta, un friend incastrato. Vinto quest'ultimo salto roccioso si arriva in sosta su un terrazzo ghiaioso.


Il Toso alla partenza del quarto tiro


Il tratto iniziale del quarto tiro.
Ci si dirige verso l'evidente fessura
La B.C. all'uscita del camino del quarto tiro


Quinta Lunghezza (IV°+ 25 m.): La via prosegue affrontando il successivo camino. Inizialmente standone all'esterno e poi entrando in prossimità di una grossa sporgenza rocciosa. Dentro, il camino è piuttosto umido e, nonostante gli appigli non manchino, conviene integrare (per questo motivo ho dato un grado alpinistico a questo tiro). La difficoltà non è mai eccessiva, ma il pezzo dentro il camino è proprio divertente. Si esce su roccia articolata e in pochi metri si arriva in sosta.

Il camino che caratterizza il tiro chiave
La B.C. in azione sul quinto tiro
Il Toso in partenza al quinto tiro



Sesta Lunghezza (4a, 25 m.): Dalla sosta si vede il fix successivo che sorge sulla parete a destra. Questa parete solitamente è bagnata. Quindi l'arrampicata, pur essendo facile può essere insidiosa. La progressione avviene su un diedro ben appigliato che mano a mano che si fa più stretto quasi a diventare un camino. L'ultima parte è piuttosto gradinata. Si arriva in sosta su una comoda cengia erbosa.



Settima lunghezza (3c, 25 m.): Dalla sosta si va a destra in direzione dell'evidente punta rocciosa che viene affrontata salendone lo spigolo. L'arrampicata è facile ma i chiodi sono piuttosto lontani. In caso di incertezza meglio proteggere. In cima alla punta c'è la sosta. Da qui alla vetta dello Zocco Pesciola si procede con una camminata per sfasciumi. Fare attenzione.

La B.C. affronta l'ultima lunghezza
La Deb in sosta alla fine della via
recupera GM


Considerazioni finali: Via facile e piacevole in ambiente bellissimo. A parte un tratto piuttosto umido nel tiro chiave, che richiede un'aggiunta di protezioni, ritengo che la chiodatura sia quasi da falesia. Molto consigliata soprattutto per chi è ai primordi dell'arrampicata.

Vetta
Toso e B.C. in relax alla fine dell'arrampicata

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.