Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11:

Dislivellometro stagione Ski-alp 2014-15: 11.250 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2013-14: 28.750 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2012-13: 16.400 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2011-12: 5.600 m.

Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11: 20.890 m.


lunedì 14 luglio 2014

Monte Coudrey - via Doctor Jimmy

Valle d'Aosta, Alpi Pennine, Monte Coudrey

Relazione attinente alla scalata sulla via di roccia "Doctor Jimmy" al Monte Coudrey. Ascensione effettuata in data 1 marzo 2012 da Toso e BC + Fabri e Talo.

http://www.archivioteca.it/wp-content/uploads/2014/07/Doctor-Jimmy-Relazione.pdf



I want to hurt you just to hear you 
screaming my name 
[Alice Cooper, Poison, 1989]


Itinerario automobilistico: Dal paesello di Albard di Bard (Vedi ubicazione alla fine di questo post) si prosegue fino a quando la strada asfaltata termina nei pressi di un piccolo parcheggio nei pressi di una radura contornata da alberi di castagno. Si parcheggi qui la macchina;
Avvicinamento: Nei pressi del parcheggio si trova un grosso masso con la scritta "Doctor Jimmy". Seguire l'indicazione, quindi imboccare il sentiero che in discesa conduce al bosco. Giunti nel bosco ci si abbassa verso il torrente e lo si attraversa, si prosegue in discesa sulla sponda opposta del torrente per alcuni minuti su percorso disagevole fino a quando s'incontra la scritta "Doctor Jimmy" sulla parete. 15 minuti dal parcheggio;
Dislivello di avvicinamento: 100 m. circa in discesa;
Lunghezze: 9+2;
Dislivello in arrampicata: 400 m. circa;
Quota di partenza (avvicinamento): 650 m.s.l.m. (Albard);
Quota di partenza (arrampicata): 550 m.s.l.m. (Attacco della via);
Quota di arrivo: 1000 m.s.l.m. circa;
Difficoltà: 5c/A0;
Soste: Attrezzate con spit, alcune senza catena;
Esposizione: Sud-Sud/Ovest; 
Vie di fuga: Nessuna;
Tipo di roccia: Gneiss;
Materiale: Il necessario per un'arrampicata su una via sportiva di più tiri tipo plasir, bastano 12 rinvii, una corda da 60 m. e un cordino per unire gli spit di sosta;
Tempo di arrampicata: Noi abbiamo iniziato alle 10 e siamo arrivati al termine della via alle 13, quindi c'abbiamo impiegato 3 ore;
Discesa: Per comoda traccia di sentiero che dalla fine della via, in discesa, riporta in 15 minuti al parcheggio
Attacco: Scritta alla base della via;


L'attacco della via Doctor Jimmy


Relazione:

Prima Lunghezza (4c, 30 m.): L'arrampicata si sviluppa su un muro appoggiato che è molto più bello che difficile. Alla fine di questa placca la via prosegue sullo spigolo spostandosi leggermente a destra. La sosta è attrezzata con catena. Le difficoltà più alte del tiro sono sul primo muretto, ma, a mio parere, non superano mai il 4c;


La B.C. sulla parte finale della prima lunghezza


Seconda Lunghezza (4a, 40 m.): Dalla sosta si prosegue verticalmente affrontando un facile muretto verticale che offre ottimi appigli e appoggi. Vinto questo muro, la verticalità scompare  si prosegue per facili placche molto appoggiate. Si nota una sosta con catena posta proprio sulla direttrice della progressione. NON sostare qui, ma, seguendo anche l'indicazione della freccia, tendere a sinistra percorrendo una cengia terrosa che in cinque metri conduce alla vera sosta del secondo tiro. Si tratta di due spit SENZA catena. Attenzione: alcune relazioni indicano che ivi dovrebbe essere presente un grosso albero sul quale sostare. L'albero, che era una betulla, non c'è più! Al suo posto c'è un moncone di tronco marcio inutilizzabile. Il traverso a sinistra su cengia terrosa è proprio molto facile. Non ci sono protezioni, ma credo che volendo si possa integrare. Sconsiglierei di rinviare sulla prima sosta che si incontra (quella con la catena) in quanto si potrebbero creare dei fastidiosi attriti;


La sosta alla fine del secondo tiro ove è meglio
proseguire seguendo le indicazioni della freccia
Terza Lunghezza (5b, 45 m.): Progredire verticalmente sul bel muro. Si tratta sempre di una progressione su placca lavorata, molto ben protetta. Vinto il muro, la via prosegue leggermente a destra  con percorso logico. Il tiro è lungo con difficoltà costante, ma mai eccessiva. Di soddisfazione;


La B.C. sulla terza lunghezza
La B.C. alla fine della bella placca del terzo tiro
L'ultima parte della terza lunghezza


Quarta Lunghezza (5a, 35 m.): Il passaggio chiave del tiro è proprio quel gradino, ben ammanigliato, che troneggia sopra la sosta. Superato questo ostacolo, le difficoltà si abbattono e dopo aver superato uno spigolo più fotogenico che difficile, si arriva in sosta;


La B.C. all'uscita della quarta lunghezza


Quinta Lunghezza (5c, 35 m.): Dalla sosta il percorso è piuttosto evidente. Si deve superare uno spigolo che promette di dare battaglia. In realtà, pur opponendo passaggi di 5c, lo spigolo è molto ben protetto tanto che, credo, può essere azzerato. Sia la B.C. che io, lo abbiamo superato in libera. Quando si è oltre lo spigolo, la via prosegue su placca delicata in direzione sinistra. Si tratta di alcuni metri. Dicono che sia 5c. Comunque gli spit saranno a 40 cm. l'uno dall'altro. La via poi prosegue in verticale, ma oramai le difficoltà si sono abbattute;


La B.C. affronta il passo chiave della quinta lunghezza


Sesta Lunghezza (5c, 50 m.): Dalla sosta si prosegue su comoda traccia di sentiero dentro vegetazione arbustiva fino alla base di una parte leggermente strapiombante posta a destra. Il muro iniziale è ben ammanigliato e sembra molto più difficile di quello che appare. E' ben protetto. Oppone dei passaggi che, dicono, essere sul 5c. Richiede sicuramente un po' di confidenza con l'arrampicata atletica ed un po' di forza nelle braccia. Sono, comunque, pochi metri. Poi la roccia si appoggia e, pur rimanendo sempre un'arrampicata molto piacevole, le difficoltà sono 4c, 5a. La lunghezza si sviluppa, di fatto, su uno spigolo aereo e panoramico. Sembra che sia costituito da un insieme di grossi blocchi rocciosi, il che rende una certa discontinuità alla progressione. Si sosta proprio in pieno spigolo. Così appoggiato da essere praticamente orizzontale, ma molto esposto al vento...    Alcune relazioni parlano di sostare su betulla, in realtà la sosta che si trova è ottima, con catena e io non ho visto betulle su questo tiro.


La parte finale della sesta lunghezza


Settima Lunghezza (4a, 30 m.): Si deve seguire la traccia di sentiero che conduce decisamente a sinistra. Quindi non andare in direzione frontale verso la roccia, ma svoltare a sinistra subito dopo un cespuglio sempreverde di aghifoglie. Seguire la traccia sempre in direzione sinistra, non salire, ma fare addirittura un passo in leggera discesa. Qui si incontra il primo spit su cui proteggersi. Ora, se si guarda ancora a sinistra, sulla parete rocciosa, si vede brillare una sosta con catena. Si deve arrivare qui. Per farlo bisogna progredire in traverso su roccia facile con la presenza di altri 3 spit. Non è difficile, ma i traversi, si sa, possono mettere in crisi. Inoltre ci vuole un po' di intuito per non sbagliare strada.


Evidenziato il tracciato del settimo tiro


Ottava Lunghezza (4c, 30 m.): Salire verticalmente per placca appoggiata. Nulla da rilevare.


La B.C. sulla placca dell'ottavo tiro


Il Toso sull'ottavo tiro

Nona Lunghezza (5c, 40 m.): Proseguire l'arrampicata puntando ad una evidente pancia rocciosa. Questo è il passaggio chiave del tiro e, a mio parere, il passaggio più interessante di tutta la via. C'è proprio un cambio di pendenza tra la prima parte della lunghezza e la seconda. La placca, oltre ad essere più verticale, diventa anche tecnica ed esposta. Per contro gli spit sono proprio vicinissimi. Saranno circa 5 metri di arrampicata delicata e tecnica, ma di soddisfazione. Poi la via, di fatto, termina.


La B.C. al termine della nona lunghezza


Decima Lunghezza (spostamento): Dalla sosta proseguire (anche slegati) in direzione degli evidenti enormi blocchi rocciosi adagiati alla successiva parete. Risalendo questi blocchi si trova, sulla sinistra, sopra un masso enorme, la sosta. Il masso non è appoggiato alla parete e quindi forma con quest'ultima un pertugio profondo almeno 5 metri. Interessante.
Undicesima Lunghezza (6a, 30 m): Ho fatto il tiro un moulinette. Volevo provare le difficoltà. La progressione, evidenziata da due spit che proteggono molto bene il passaggio chiave, si sviluppa su tacche svase. Non sono riuscito a fare il passaggio. Ho dovuto tirare i rinvii. Vinto questo primo muretto, il tiro diventa pura formalità e si arriva, nel volgere di pochi metri, ad una sosta. Qui ci sono un mucchio di cordini ed un moschettone aperto per le calate in doppia. Mi sono calato in moulinette. Volevo rifare il passaggio chiave da secondo, ma la corda faceva uno strano attrito. Così abbiamo deciso di ritornare a casa.


La placca dell'undicesima lunghezza (facoltativa)



Discesa: Alla fine della nona lunghezza si distingue chiaramente sulla destra (faccia a monte) un'evidente traccia di sentiero. Seguirla in discesa per circa 15 minuti fino a far ritorno al parcheggio;


Toso & Fabri


Considerazioni finali: Via molto famosa (forse la più frequentata del Monte Coudrey) di stampo plasir, che presenta sempre un'arrampicata divertente, interessante e sicura. Essendo molto didattica è facile trovare cordate dei corsi di alpinismo. 




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