Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11:

Dislivellometro stagione Ski-alp 2014-15: 11.250 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2013-14: 28.750 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2012-13: 16.400 m. (Reports)

Dislivellometro stagione Ski-alp 2011-12: 5.600 m.

Dislivellometro stagione Ski-alp 2010-11: 20.890 m.


mercoledì 8 dicembre 2010

Via dei Ciuc al Corno del Nibbio (1368 m.s.l.m.) + Variante al primo tiro

Grigna Meridionale - Pian dei Resinelli - Lecco



Relazione attinente alla scalata sulla via di roccia "Ciuc" al Corno del Nibbio, effettuata il 22.06.2010 da Toso e Ste




Ultimo aggiornamento il 24 maggio 2017 


http://www.archivioteca.it/wp-content/uploads/2017/10/Via-dei-Ciuc.pdf



Qualunque cosa sia il destino,
abita nelle montagne che abbiamo sopra la testa.
[Paolo Cognetti, Le otto montagne,
Einaudi, 2016, p. 25[

Il Corno del Nibbio. Inquadrata la parte Nord,
dove si sono cimentate generazioni di alpinisti

Dati tecnici salita:



Itinerario automobilistico: Dai 1.280 m.s.l.m. dei Pian dei Resinelli (vedi Ubicazione al termine di questo post) si sale, con la macchina, verso il Rifugio Soldanella (1.354 m.s.l.m.) ove si lascia la macchina;



Avvicinamento: Dal Rifugio Soldanella si raggiunge, con 10 minuti di discesa, il boschetto di faggi che cresce proprio alla base dell'evidente Corno del Nibbio. Si risale il sentiero in direzione del Corno del Nibbio, lasciando sulla sinistra dei caseggiati in stato di abbandono. Alla prima biforcazione andare a destra e alla seconda a sinistra, verso le rocce Nord-occidentali del Nibbio. Siamo su una cengia bella spaziosa, la via dei Ciuc si trova a circa 10 metri a destra rispetto allo spigolo Nord e segue l'evidente fessura (è la prima via che s'incontra appena usciti dal bosco e giunti sulla cengia). Si notano, lungo la linea di salita, alcuni vecchi chiodi.  
Qui puoi scaricare la traccia GPS per arrivare all'attacco.



Dislivello di avvicinamento: 100 m. circa in discesa;



Quota di partenza (avvicinamento): 1354 m.s.l.m., Rifugio Soldanella;

Quota di partenza (arrampicata): 1300 m.s.l.m. circa;


Quota di arrivo: 1368 m.s.l.m., vetta del Corno del Nibbio;

Lunghezze: 3 tiri;

Dislivello in arrampicata: 60 m. circa;

Difficoltà: IV+;

Soste: La prima su spit, la seconda su spit (portare cordino di collegamento);

Esposizione: Nord-ovest;

Tipo di roccia: Calcare;

Materiale: Normale dotazione alpinistica per arrampicata in ambiente. Consigliato set di friends, nuts e cordini per integrare;

Tempo di arrampicata: 40 minuti circa;

Discesa: Dal versante Sud-Ovest lungo il facile sentiero;

Attacco: Facilmente individuabile in quanto è rappresentato dall'evidente fessura che si trova a circa 10 metri a destra rispetto allo spigolo Nord  (è la prima via che s'incontra appena usciti dal bosco e giunti sulla cengia). Si notano, lungo la linea di salita, alcuni vecchi chiodi.  

La via dei Ciuc al Corno del Nibbio

Relazione
Primo Tiro (IV+, 20m.): Fino alla fine della fessura, l'arrampicata è logica ed oppone passaggi verticali non particolarmente impegnativi. Giunti al termine della spaccatura ci si deve tenere sulla sinistra, non lasciandosi indurre dall'apparente facilità dei passaggi nel canalino di destra. Qui non ci sono chiodi ad indicare la via, ma ci sono abbondanti possibilità di protezione. Poi, si affronta una placca tecnica (IV+) fino ad arrivare in sosta su due chiodi uniti da fettuccia.

Devo dire che la prima volta che ho fatto questo tiro (quando ero con lo Ste), l'ho trovato piuttosto ostico, anche perchè alla fine della fessura sono andato a destra, seguendo l'invitante camino e di conseguenza mi sono trovato in difficoltà per riportarmi a sinistra nella corretta direzione. 
La volta successiva, invece, questo primo tiro l'ho trovato addirittura facile, pieno di appoggi ed appigli con abbondanti possibilità di protezione.



Il primo tiro della via dei Ciuc
Lo Ste impegnato sul primo tiro
Variante al primo Tiro (5c, 20 m.): Un paio di metri a sinistra della fessura si possono notare alcuni spit che risalgono la bella placca lavorata. Risalire la parete, seguendo la linea degli spit (non proprio vicinissimi) fino a raggiungere la sosta. L'arrampicata è tecnica, su roccia ottima e caratterizzata da tacchette per mani e piedi. La parte finale del tiro oppone un passo leggermente strapiombante (5c);

Il Toso sulla variante al primo tiro della via dei Ciuc

Secondo Tiro (IV, 20m.) : Dalla sosta si sale in verticale sullo spigolo, passo leggermente aggettante, proteggibile, poi via via più facile fino al termine del canale. Sostare su spuntoni (da attrezzare), alla fine del canale dove si trovano delle vecchie assi di legno. Conviene fermarsi qui per evitare attriti.

La seconda lunghezza
Uscita (III, 15 m.):  Proseguire sulle rocce di sinistra fino in vetta al Corno del Nibbio. Qui attrezzare una sosta e recuperare il compagno (eventualmente anche con una sicura a spalla).

L'uscita su facili roccette

Discesa: Dalla cima del Corno si scende in direzione S/W su comoda traccia di sentiero. Attenzione che andare in direzione S/E significa affacciarsi sulla parete Nord con un salto di oltre 100 metri!



Considerazioni finali: Una delle vie classiche del Corno del Nibbio, piuttosto snobbata e poco frequentata (forse anche poco conosciuta). Ritengo che sia piacevole, didattica e anche particolarmente adatta per chi voglia iniziare ad arrampicare in ambiente cimentandosi con le esigenze di integrare con protezioni veloci, imparare e "leggere" la via ed abituarsi alla verticalità e all'esposizione. Giudizio complessivamente positivo.

http://www.archivioteca.it/wp-content/uploads/2017/10/Via-dei-Ciuc.pdf

Il Corno del Nibbio in veste invernale 


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